Pensieri di china #3: Divinity III – “Stalinverso” e “Eroi del glorioso Stalinverso”

 

“La Madrepatria è tutto. Darei la mia vita per il popolo. Per l’Unione. Lo stile di vita sovietico è l’unico possibile. Morte a tutti coloro che osano minacciare la Madrepatria.”

 

Pagine: 128
Acquistalo subito: Divinity III: Stalinverso

Autori: Matt Kindt, Trevor Hairsine, Ryan Winn, David Baron, Renato Guedes

Genere: Fumetto

Data di uscita: 14 Febbraio

Editore: Star Comics

Testata: Valiant (Volume Unico)

Prezzo: 8,90 €

Pagine: 128
Acquistalo subito: Divinity III: eroi del glorioso Stalinverso

Autori: Lemire, Kindt, Harris, Wilson, Rahal, Crain, Ryp, Cafu, Gill, Portella

Genere: Fumetto

Data di uscita: 14 Febbraio

Editore: Star Comics

Testata: Valiant (Volume Unico)

Prezzo: 8,90 €

 

Benvenuto nell’anno 2017… l’Unione Sovietica ha regnato per decenni come superpotenza sul mondo intero e la Cortina di Ferro ora circonda un mondo martoriato da guerre, tensioni e oppressione. La libertà è una cosa del passato nello Stalinverso… Allora perché l’agente dell’Intelligence sovietica Colin King non riesce a togliersi di dosso la sensazione che qualcosa sia andato terribilmente storto? Metterà a rischio la sua libertà e la sua stessa vita per svelare la verità… Anche se questo significa scoprire cos’è accaduto al cosmonauta scomparso Abram Adams, l’unico che potrebbe avere la chiave per comprendere il mondo distopico del presente…

Forse qualcuno di voi si ricorda di “Pensieri di China”, la rubrica dell’anno scorso dove io e Carlo vi parlavamo di graphic novel, perché no, anche di fumetti di vecchio stampo o manga. Abbiamo deciso di riprenderla dopo aver letto i due volumi di “Divinity III”, uno dedicato allo Stalinverso mentre l’altro agli eroi dell’universo staliniano.

Instagram: @stambergadinchiostro

Lasciatemelo dire, la storia è geniale, avvincente e coinvolgente. Si parla di causa ed effetto in una maniera così verosimile da rendere lo Stalinverso un universo probabile e allo stesso tempo terrificante. Certo, togliendo gli eroi e le loro nemesi, l’idea di un mondo dominato dall’Unione Sovietica, secondo i vari autori, è una catastrofe su scala globale, dove ognuno risponde soltanto ad un falso orgoglio patriotico. Non c’è più libertà di espressione e di azione, ogni differenza è stata appianata, ma solo apparentemente perché il potere è concentrato nelle mani di una sola persona mentre tutti gli altri sono suoi sottoposti.

In un universo regolato dall’Unione Sovietica, persino il comunismo, il concetto su cui si basa la sua ideologia politica, è stato distrutto in un certo senso, trasformandolo in un mero regime dittatoriale. Ogni cosa si muove in funzione dell’equilibrio di questa potenza politica, dove ogni disertore diventa l’ennesimo virus da debellare.

Intrappolati nell’illusione che questo sia il mondo reale gli esseri umani ignorano chi ci sia dietro le quinte, uno spirito vendicativo accecato dall’odio e arso dalla fiamma più brutale che esista, la vendetta.

Un po’ come succedeva in Matrix assistiamo allo sviluppo di un’illusione, che per quanto realistica ha le sue falle, infatti ci sono alcune menti più forti di altre che conservano i ricordi dell’universo com’era un tempo, un mondo in cui la URSS non dominava il mondo, anzi ne era stata sopraffatta. Grazie al sacrificio di questi eroi il più potente tra loro riconquista la sua lucidità, riuscendo infine a sistemare le cose: stiamo parlando di Divinity.

Bloodshoot

Però come vi ho detto all’inizio, causa ed effetto sono strettamente legate e alcune delle cose che sono state modificate non torneranno mai come prima, infatti alcuni eroi schierati dalla parte del nemico sono stati creati con l’esatto scopo di difenderlo e la loro forza fa sì che resistano in una realtà che non è più la loro. Stiamo parlando de La leggenda Rossa, Kostiy, la Senza Morte, Baba Yaga e Pioneer; questi eroi non esistevano prima di questo sconvolgimento della realtà ma per qualche motivo non sono scomparsi con esso.

Nel secondo volume intitolato “Eroi del glorioso Stalinverso”, infatti, vediamo le origini non soltanto di queste anomalie ma anche di tutti gli altri guerrieri che compongono questo affascinante universo. Non ve li raccontiamo tutti perché secondo noi sono storie che vanno lette, visto che i vari autori hanno saputo renderle intriganti sia dal punto della storia che a livello estetico, le illustrazioni sono pazzesche, sembrano bucare la carta e prendere vita.

Di questi eroi proposti nelle origini, io e Carlo ne abbiamo scelti uno a testa, quelli che ci hanno colpito per la loro peculiare storia.

Io ho scelto la storia di Komandar Bloodshoot. Prima di entrare a far parte del progetto Bloodshoot e diventare la macchina senz’anima che conosciamo, Komandar era un uomo come tanti, ma qualcosa durante il suo percorso è andato storto. Nonostante il progetto si sia rivelato un successo a livello pratico, Bloodshoot ha perso ogni residuo della sua umanità, ma sarà davvero così?

Divinity

Le immagini lasciano interpretare qualcosa di più di una macchina priva di ogni sentimento, la perfezione che i suoi capi credono di aver raggiunto vacilla dinnanzi ai nostri occhi quando porta a termine una missione.

Carlo invece ha scelto di parlarvi di Pioneer, la guerriera che vive su un’isola santuario nascosta in mezzo all’oceano fra il Giappone e la Russia. Lei è l’antica guardiana di un santuario che cela al suo interno un potere antico e malvagio che solo lei, una volta acquisito il controllo delle armi sacre, è in grado di tenere a bada con la sua forza. Lei è l’ultima del suo popolo, l’ultimo baluardo della lotta contro il male e l’Unione Sovietica non si lascia sfuggire l’occasione di farle credere che il Giappone è un paese di demoni e che il suo compito sia distruggerlo.

Il nostro viaggio nello Stalinverso è stato ricco di sorprese e colpi di scena, entrambi i volumi sono un approfondimento del mondo capovolto, portando alla nostra attenzione dettagli importanti nello sviluppo della trama principale e permettendoci di conoscere più da vicino i guerrieri di queste aspre battaglie, che dopo l’incantesimo spezzato hanno continuato ad esistere, sparpagliandosi in tutto il globo per fare ammenda dei loro errori e allo stesso tempo per riuscire a trovare un loro posto in questo nuovo vecchio mondo.

Per essere la prima volta che entrambi ci cimentiamo in un fumetto di questo tipo devo ammettere che è andata bene, lo Stalinverso creato da Valiant è un insieme di storie profonde e allo stesso tempo violente, sia sul fronte fisico che su quello psicologico. I suoi personaggi sono ricchi di spessore e ci hanno catturati dalla prima all’ultima pagina con la loro incrollabile forza di volontà.

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